Storia dell’ associazione

Considerazioni sulla storia del Comitato italo–svizzero Pro Friuli di San Gallo e dell’associazione Pro Friuli di San Gallo - Relazioni St.Gallen-Friuli 1976-2016

Dr. Walter Lendi, segretario dell’associazione 1984 - 2015

Il 6 maggio, e una seconda volta il 11 settembre 1976 un forte terremoto ha colpito il Friuli settentrionale provocando grandi distruzioni e circa 1.000 persone vittime. Particolarmente colpiti sono stati i comuni di Venzone e di Gemona. Anche Moggio ha subito gravi danni agli edifici, ma fortunatamente poche vittime.
Si formò nei paesi vicini - in particolare in luoghi con grandi comunità italiane - comitati di soccorso spontanei, così anche a San Gallo. Su iniziativa di Renato Galasso, un impiegato presso il Consolato d'Italia a San Gallo, fu formato il Comitato italo-svizzero Pro Friuli di San Gallo intorno al imprenditore tessile Gottlieb Dreier (†), ragruppando persone ed enti sia del settore privato sia del settore pubblico; Renato Galasso si vide attribuito la gestione del comitato. Il Cantone, la Città e la diocesi di San Gallo e il Principato del Liechtenstein hanno contribuito risorse considerevoli per il progetto. Insieme con le donazioni da persone private fu raccolto più di mezzo milione di franchi svizzeri. L’ aiuto finanziario – benché importante - costituì soltanto un lato dell’assistenza alla popolazione sinistrata. Per questa la compassione e la solidarietà dimostrata dai donatori aveva un valore che oltrepassava l’aiuto materiale.

In questa occasione i soccorritori di San Gallo hanno scoperto a Moggio un vecchio monastero gravemente danneggiato che era stato dedicato a San Gallo, fondato nel 1119 dal Carinziano Ulrich von Eppenstein, Patriarca di Aquileia e, contemporaneamente, abate di San Gallo. Alla fondazione parteciparono probabilmente anche dei monaci del monastero madre di San Gallo. Sembra tuttavia che - secondo studi pubblicati da scienziati friulani, sangallesi ed austriaci – dopo la fondazione non esistessero delle relazioni considerevoli tra il monastero di San Gallo à Moggio e il monastero ossia la Città di San Gallo. Le ricerche in merito si sono mostrate difficili poiché solo alcune parti del archivio e della biblioteca della comunità monastica, che si disintegrò nel corso del 18° secolo, sono sopravvissuti.

Il Comitato ha dato un contributo significativo per il restauro del monastero di Moggio. Più tardi, un contributo del Cantone di San Gallo è stato aggiunto al restauro del prezioso organo. Inoltre, i soccoritori sangallesi si impegnarono nella costruzione di una casa di riposo a Ragogna (Cjase San Gjal).

Intorno al 1980 le operazioni di soccorso sono state completate con una visita di una delegazione di San Gallo e del Principato del Liechtenstein. I rapporti di amicizia stabiliti durante il periodo d’aiuto hanno fatto crescere il desiderio di continuare le relazioni in particolare nei settori della società e della cultura. Così l'associazione Pro Friuli St. Gallen fu fondata nel 1984. Primo presidente fu Gottlieb Dreier che è stato seguito da Ezio Marchi, poi dal bibliotecario professor Peter Ochsenbein e il sindaco Benedikt Würth. Dal 2011 la dottoressa Isabella Studer - Geisser, curatrice di storia dell'arte e storia culturale extraeuropea è alla presidenza dell’associazione.

Dopo la costituzione dell'associazione, numerosi progetti sono stati realizzati come ad esempio le mostre d'arte e cultura, ricerca e incontri scientifici, scambi di cori e gruppi musicali. L'associazione, dotata di risorse molto limitate, poteva sempre contare sul sostegno istituzionale e finanziario dell'Ufficio cantonale della cultura. Decisivo per il successo del rapporto è stato il volontariato di persone motivate a San Gallo e in Friuli.

La città di San Gallo si ritirò dopo le operazioni di soccorso terremoto (primi anni ottanta). A titolo personale sono rimasti soci dell’ associazione fino al giorno d’oggi i Consiglieri della città di San Gallo Dr. Peter Schorer e Karl Rudolf Schwizer. Un rapporto speciale con il Friuli aveva il vescovo Otmar Mäder (†).Durante il suo pensionamento ha trascorso due volte le sue vacanze a Moggio e ha donato diecimila franchi per il restauro di un pilone votivo che si trova sul vecchio sentiero che porta da Moggio Basso al monastero.

Comunità e parrocchia di Moggio sono stati per lungo tempo unico partner di San Gallo. Le dimensioni disuguali e le capacità finanziarie sono stati il motivo di espandere la base in Friuli. Così il Cantone di San Gallo e la provincia di Udine hanno concordato nel 2004 di stabilire una cooperazione, in particolare nei settori della cultura e dell'istruzione. Purtoppo certi cambiamenti riguardanti le enti territoriali e specialmente la dissoluzione imminente delle province, hanno intralciato l’esecuzione del concordato. Anche il Cantone di San Gallo ha limitato le sue relazioni esterne culturali, a favore di und focalizzazione su progetti intracantonali.

Liberato da oneri finanziari che appartengono al livello della provincia, il comune di Moggio ha concluso nel 2005 con il Comune di Pfäfers un accordo di collaborazione il quale è rimasto senza successo.

La commemorazione del terremoto e delle sue vittime dopo trent'anni (1976-2006) hanno promosso la creazione della mostra fotografica "Frammenti di memoria" sostenuta dalle comunità Moggio (Sindaco Ezio De Toni, vice-presidente dell'Associazione Pro Friuli [†]) e Venzone, concepiti e realizzati con la partecipazione di donatori pubblici e privati. La mostra è stata esposta nel 2007 presso il Museo storico ed etnologico di San Gallo, nel 2008 nella residenza di Rapperswil-Jona ed a Bad Pfäfers.

Nell'ottobre 2008, il vescovo Markus Büchel di San Gallo accompagnato da una delegazione fece visita a Moggio. Questa visita fu salutata da segnale incoraggiante di mantenere le relazioni tra San Gallo e il Friuli.

Il Friuli è anche una destinazione benvoluta per le associazioni culturali sangallesi. Così la St. Galler Knabenmusik è stata ripetutamente in Friuli, sostenuta finanziariamente dal Cantone di San Gallo ed accompagnata dal secondo segretario della Pro Friuli, Renato Galasso, Spilimbergo.

L’associazione ha intrapreso una nuova iniziativa sotto la presidenza della Dr. Isabella Studer - Geisser (eletta nel novembre 2011). Supportato dal già Presidente Benedikt Würth, consigliere governativo del Cantone di San Gallo il parlamento cantonale ha approvato un progetto per il rinnovamento dei rapporti con il Friuli (Lotteriefonds CHF 30.000 per progetti nel periodo 2012 -2014). All’ occasione del giubileo di San Gallo (612-2012), la parrocchia di Moggio ha intrapreso fine agosto 2012 un pellegrinaggio alla sede del suo patrono. Un altro progetto è stato dedicato all'arte del mosaico friulana. Gli studenti della "Scuola Mosaicisti del Friuli" sono venuti a San Gallo è attraverso il lavoro pratico hanno fatto conoscere la loro arte (giugno 2013). Infine cenniamo la mostra "Tina Modotti" (1896 Udine-1942 Messico), emigrante, attrice, fotografa e rivoluzionaria friulana (30 agosto 2014 al 4 Gennaio 2015) nel museo storico ed etnologico di San Gallo sotto la direzione della Presidente Dr. Isabella Studer-Geisser.

Nella riunione del 28 aprile 2015, l’Associazione Pro Friuli ha rinnovato il suo consiglio. Walter Lendi, segretario e Gian Pasqualini, tesoriere, ambidue in questa funzione sin dalla fondazione dell’ associazione hanno lasciato il loro incarico a Carlo Schmid - Sutter e ad Anna-Rosa Brocchetto.

Nel 2016 a San Gallo si svolgeranno due eventi: il 19 maggio 2016 una commemorazione del terremoto quarant’anni fa e dal 16 al 23 settembre 2016: settimana Friulana a San Gallo.

Il futuro dell’ associazione dipenderà dalle persone e dalle enti pubbliche, della loro determinazione, delle risorse finaziarie a disposizione dell’ associazione e dalle sinergie dei diversi attori interessati. La collaborazione stretta tra l’assocoazione Pro Friuli, il Fogolâr di San Gallo e il Centro Socio – Culturale Italiano e una base promettente per futuri progetti.

Discorso del Dott. Walter Lendi alla manifestazione in commemorazione del terremoto accaduto il 6 maggio 1976, San Gallo, 19 maggio 2016.